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Turismo cinese, punto e a capo

02/05/2023

Turismo cinese, punto e a capo

Il ritorno del turismo cinese in Italia, nella sua dimensione più importante, non può essere disgiunto dalla nostra capacità di accoglienza nelle forme più evolute. Per realizzarle, la tecnologia, valore primario per un paese nativo digitale come la Cina, è il mezzo principale di cui servirsi.

Il ritorno del turismo cinese in Italia, nella sua dimensione più importante, non può essere disgiunto dalla nostra capacità di accoglienza nelle forme più evolute. Per realizzarle, la tecnologia, valore primario per un paese nativo digitale come la Cina, è il mezzo principale di cui servirsi.

Il turismo cinese è il più grande del mondo.

Secondo Dragon Trail Research,  nel 2019 i viaggiatori cinesi hanno effettuato 170 milioni di viaggi all’estero, spendendo 253 miliardi di dollari e facendo della Cina il più grande mercato turistico outbound del mondo. Nel 2019,  nelle stime del World Travel & Tourism Council, circa dieci milioni di cinesi hanno viaggiato in Europa, generando entrate superiori ai 12 miliardi di dollari.

Sì, viaggiare

Il giorno in cui la Cina ha annunciato l’abolizione di tutte le restrizioni virali, Trip.com ha registrato il più alto numero di ricerche di voli e alloggi internazionali degli ultimi tre anni. L’8 gennaio 2023 è stato riaperto il confine tra la Cina continentale e Hong Kong. Nel 2022, i visitatori dalla Cina continentale erano stati solo 370.000. Dalla riapertura, invece, ha attraversato il confine un milione di persone. Secondo il China Outbound Tourism Research Institute, 18 milioni di turisti cinesi viaggeranno a livello internazionale nella prima metà del 2023, seguiti da 40 milioni di turisti nella seconda metà. Si tratta di circa il 40% del numero di viaggiatori del 2019.

Dopo la fine delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, servirà del tempo prima che il turismo cinese torni ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria. I segnali, però, sono incoraggianti. Le prenotazioni di viaggi Cina-Italia, fino al 17 aprile, sulla piattaforma Ctrip (la più grande agenzia di viaggi online in Cina) hanno raggiunto il 56% della media prepandemica e il 126% del livello di marzo 2023. Nell’ultimo mese, inoltre, più di 55.000 clienti hanno effettuato ricerche di voli e hotel in Italia per i 30 giorni successivi.

Le condizioni

Tuttavia, al rebound del turismo cinese dovranno concorrere alcune condizioni favorevoli. Se già il 2023 si prospetta come prima, significativa ripresa, solo nel 2024 questa potrà realizzarsi compiutamente e premettere un consolidamento a lungo termine. Sono molti i fattori da tenere in considerazione, di natura tecnica, politica ed economica.

Per Richard Adam, membro del consiglio internazionale del World Tourism Forum Institute, “Come nella maggior parte delle altre destinazioni consolidate, i fornitori di servizi europei sono ancora messi a dura prova dal post-COVID-19 e non sono in grado di ripristinare completamente il personale ai livelli precedenti. Pertanto, molte competenze ed esperienze sono andate perse, e si dovrà di nuovo imparare ciò che è importante in questo settore”.

Attualmente, i voli non sono molti. L’Amministrazione dell’aviazione civile cinese prevede che il traffico aereo totale per il 2023 raggiungerà il 75% dei livelli pre-COVID. Oltre alla carenza di voli internazionali, con le ovvie conseguenze sul prezzo dei biglietti, il problema dei visti riveste un’importanza centrale.

Jing Daily, il 4 aprile scorso, ha riportato questa affermazione di Sienna Parulis-Cook, direttore marketing e comunicazione di Dragon Trail International: “Prima del COVID-19, i richiedenti cinesi impiegavano circa due giorni per ottenere un visto per l’Europa. Ora, il periodo di attesa è di due mesi. Quando i Paesi europei miglioreranno le capacità dei loro servizi di rilascio dei visti in Cina, questo aiuterà davvero la ripresa del turismo”.

E, ancora, non va sottovalutato l’impatto negativo delle restrizioni sulla capacità di spesa, che interessa negativamente più della metà dei cinesi.

Italia, l’opportunità da cogliere

L’Italia è il Paese dell’UE più popolare per il turismo cinese. Secondo ENIT, nel 2019, l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. Numeri che, per quanto si è detto, non dovrebbero tornare fino al 2024, ma anche la ripresa ai due terzi dei volumi di allora, prevista per quest’anno, sarà comunque una spinta considerevole spinta all’economia italiana.

Come riporta il Quotidiano del Popolo, per Cristiano Varotti, responsabile per la Cina di ENIT, “I numeri pre-pandemia di turisti cinesi in Italia erano significativi, con tassi di crescita annui a doppia cifra e grandi prospettive per il futuro…C’è un grande margine di crescita. Anche in termini di composizione della spesa dei turisti cinesi all’estero, è un mercato che deve ancora rivelare tutto il suo potenziale”

Turismo cinese, accoglienza e tecnologia

Il ritorno del turismo cinese, nelle sue dimensioni più auspicabili, non può essere disgiunto dalla nostra capacità di accoglienza nelle sue forme più evolute. E, parlando di queste, il riferimento alla tecnologia, valore primario per un paese nativo digitale come la Cina, è necessario.

Retex China è, da molto tempo, il primo Trusted Partner, in Italia, di Tencent, colosso cinese delle comunicazioni e una prime delle società multimedia al mondo. La nostra rete di partner ci ha permesso di sviluppare negli anni una forte competenza sull’ecosistema digitale cinese, il più complesso del mondo, e ad utilizzarlo al meglio per supportare i nostri clienti a diventare il più possibile Chinese friendly, elemento fondamentale per attrarre i milioni di cittadini cinesi che visitano l’Italia e sostengono quasi un terzo della spesa turistica straniera nel nostro paese.

Come accompagnare il viaggio

La presenza digitale forte e riconoscibile può manifestarsi in diversi modi, a cominciare dalla comunicazione sui social media cinesi, completamente diversi in uso nel nostro Occidente. Questa è di fondamentale importanza per qualsiasi efficace strategia di comunicazione, identificando i canali social adeguati da presidiare con un piano editoriale apposito, nella consapevolezza delle differenze culturali e tracciandone con precisione i trend e le esigenze di mercato.

In quest’ambito, occorre manifestare la familiarità con gli influencer cinesi, là sinonimo di affidabilità, qualità e soprattutto originalità di un prodotto/servizio. Figure importantissime, quindi, per aumentare sul turismo cinese la visibilità del brand, del luogo, dell’insegna e del prodotto.

Per avere risultati nel breve termine, poi, sono essenziali le attività di drive to store con Alipay e Ctrip. In questo modo, consentiamo ai nostri clienti di promuovere i propri store all’interno di queste piattaforme, tracciando in modo la presenza dei turisti cinesi sulla base della destinazione di viaggio e veicolando promozioni e benefici esclusivi da utilizzare nel negozio.

Redazione