Qualunque sia la dimensione del negozio, buona parte dei clienti acquisiti e potenziali lo frequenta, oltre che per comprare, per raccogliere informazioni e novità sui prodotti d’interesse (consapevole e ancora non), usando i propri sensi e l’opportunità di esplorare, socializzare e divertirsi. L’obiettivo di chi vende, in fondo, è sempre stato chiaro: creare uno stato d’animo che motiva l’acquisto.
Per i brand, l’intrattenimento è uno dei mezzi più sicuri per ampliare le esperienze in-store e diventare rilevanti nella percezione del cliente. Nulla di cui stupirsi, pensando alla potente spinta ludica delle vendite flash, usate fin dalla notte dei tempi per dare ai clienti un senso di perdita imminente senza un’azione immediata.
Oggi, innumerevoli tecnologie possono aiutare i negozi a offrire ai clienti apprezzabili esperienze d’intrattenimento. Per esempio, AR e VR possono aiutare i clienti a spostarsi dalla conoscenza all’intuizione, da ciò che è a ciò che potrebbe essere, e meglio. Brand di eccellenza come IKEA, Home Depot e Sephora ne stanno facendo largo uso e c’è chi si spinge ancora più in là, proponendole non tanto come nuova opportunità del ciclo d’acquisto, quanto premessa del negozio stesso.