Donald Trump ha firmato il decreto che vieta a TikTok di operare negli Stati Uniti, entro 45 giorni dalla comunicazione ufficiale, datata 6 agosto. Il divieto riguarda “qualsiasi transazione da parte di chiunque, o di qualsiasi proprietà, soggetta a giurisdizione negli Stati Uniti, con ByteDance (la holding cinese proprietaria della piattaforma, ndr) o le sue controllate”. Questo perché la diffusione di “applicazioni mobili sviluppate e di proprietà di aziende della Cina minaccia la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia Usa”.
Al di là dei toni da guerra fredda che, a quasi cinquant’anni dalla visita di Nixon in Cina, sono ancora valuta elettorale pregiata in tutto l’occidente, l’amministrazione americana muove alla “cyberguerra” per ragioni strategiche e di mercato, facilmente individuabili.