Le più importanti catene della ristorazione, profondamente penalizzate durante il lockdown, vogliono investire, soprattutto, in innovazione tecnologica. Diventa decisivo, infatti, cambiare il rapporto con il cliente, permettendo di approfittare dei servizi di consegna, collegando la comanda, fatta nel ristorante oppure nell’app, ai vettori di food delivery, come JustEat o Deliveroo. Si rendono disponibili, inoltre, le prime soluzioni di realtà virtuale o aumentata a presentazione dei piatti del menù. Verrebbe da dire: l’innovazione digitale del cibo
Anche nella GDO, se le vendite online sono lentamente cresciute negli anni, negli ultimi mesi sono esplose. Secondo un report IRI, si passerà da 461 milioni di euro nel mercato grocery eCommerce del 2019 a 854 nel 2020. Può sembrare sorprendente che anche i piccoli negozi di prossimità, tradizionalmente refrattari all’innovazione e insensibili alla concorrenza di Amazon Prime, chiedano di poter avere una propria dimensione online.
Ma serve attenzione: essere on line non significa, in assoluto, essere profittevoli. Il retail cambia paradigma, ma la generazione di valore rimane conseguenza delle economie di scala.