“Vado a fare la spesa, fammi guardare il volantino”. Per la GDO, niente di più scontato. Al punto che il volantino stesso è stato, per lungo tempo, la più classica delle rappresentazioni del digital signage all’interno di un supermercato.
Abbiamo superato l’epoca in cui le insegne digitali erano viste come semplici poster, appesi a un soffitto o attaccati a un muro, che funzionano con l’elettricità; e i totem, a loro volta, come modello attraente di comunicazione passiva. Con entrambi, oggi le aziende di distribuzione puntano a contenuti sempre più sofisticati e personalizzati, quali parte integranti di una customer experience che si vuole sempre migliore.
Il fenomeno è già particolarmente evidente quando si tratta, per il cliente, di toccare. Il mercato globale dei totem interattivi varrà 33 miliardi di dollari entro il 2025; erano 24 nel 2019. Il retail sarà il settore che ne farà più largo uso. E, se si tratta di guardare, di certo non si scherza. Nelle stime di Digital Signage Market, il valore del mercato globale è stimato in 16 miliardi di dollari già nel 2021; toccherà quota 28 miliardi di dollari entro il 2026, con un CAGR del 11,2%.