Il Cash&Carry nasce come format del retail a metà strada tra la logistica e il punto di vendita e negli ultimi dieci anni trova largo utilizzo soprattutto nell’HORECA. L’arrivo del Covid, il cambio delle abitudini di acquisto e consumo che hanno dato nuova spinta ai punti vendita di prossimità, il vivere alla giornata delle attività HORECA che hanno dovuto ripensarsi attivando delivery e take away, ha costretto il retail a reinventarsi, portando anche i Cash&Carry a riconsiderare la loro formula.
Il Canale Cash & Carry, nato in Italia in seno ad aziende familiari del mondo retail, ha dato vita ad un insieme estremamente frammentato di attività, basti pensare che a fronte di 380 punti di vendita che fanno capo a circa 100 imprese, 130 rappresentano le prime 5 aziende mono imprenditore: METRO, Sogegross, Brendolan, Dimar e Docks.
Questa estrema frammentazione ha portato a creare uno scollamento tra le due anime del Cash&Carry, ovvero l’impresa retail da una parte e il punto vendita cash dall’altra, sia in termini di utilizzo di infrastrutture tecnologiche, sia in termini di offerta, contribuendo a consolidare l’idea che questo formato sia statico e poco propenso ad aggiornarsi in termini di innovazione.
All’interno di questo scenario, il Covid è arrivato come un elemento dirompente, ha sparigliato le carte creando una frattura importante fra chi aveva investito nell’ampliamento dell’HORECA e chi era rimasto nell’alveo del retail, favorendo tatticamente i secondi e creando difficoltà ai primi cha hanno pagato il periodo con flessioni del fatturato sino ad oltre il 50%. Moltissimi brand dell’HORECA hanno dovuto ripensare la propria supply chain, riconsiderare offerta e formati per far fronte al cambiamento di scenario e recuperare il mercato perso. Essi hanno trovato nel Cash un fornitore comodo e vicino che ha permesso di acquistare, anche quotidianamente, solo le derrate necessarie e funzionali ai consumi reali della giornata. All’interno di questa nuova realtà il Cash&Carry si trova a giocare un ruolo importante ma dovrà aprirsi alle nuove tecnologie per diventare più agile e multicanale da un lato e, dall’altro, offrire consulenza ai professionisti del fuori casa per diventare un interlocutore sicuro e affidabile.
Questo format ha così l’opportunità di trovare una propria via e uscire dall’imbarazzo di essere sempre a metà strada tra logistica e punto vendita, per prepararsi a diventare per l’HORECA un punto di vendita di prossimità, quindi più vicino ai punti di consumo, con metrature più piccole, ma con una grande piazza dei freschissimi che garantisca ampia scelta. Un approccio multicanale sarà fondamentale per permettere al cliente di superare i vincoli di tempo, orari di apertura e spazio e per garantire servizi di delivery, click & collet e self check out che favoriscano acquisti veloci, senza sottrarre tempo ai professionisti dell’HORECA, la risorsa che probabilmente ha più valore per loro.