logo-normal

La digital (R)evolution dell’Out of Home

07/01/2022

La digital (R)evolution dell’Out of Home

La pandemia ha svolto il ruolo di acceleratore di numerose logiche di mercato, tra queste, la digitalizzazione del settore del Food & Beverage. Una rivoluzione che non si è limitata alla creazione di nuove dinamiche per i servizi di ordine e delivery, ma che è evidente come abbia creato nuove esigenze e nuove abitudini di consumo, dando espressione al concetto di tecnologia abilitante.

È ormai noto che la pandemia abbia svolto il ruolo di acceleratore di numerose logiche di mercato che, prima del Covid, stentavano ad affermarsi a causa di barriere di vario genere, tra cui il diffuso scetticismo che molto spesso impedisce all’innovazione di svolgere il proprio corso.

Una di queste realtà è quella della digitalizzazione del settore del Food & Beverage.

Prima del Covid

Prima della pandemia e dei ripetuti lockdown diffusi su tutto il territorio nazionale, il Food & Beverage si mostrava piuttosto impermeabile nei confronti delle pratiche di digitalizzazione.
Come emerge da una ricerca di mercato interna, infatti, meno del 5% delle imprese attive nella ristorazione era dotata di un’app per la gestione degli ordini online e il delivery pesava meno dell’1% sul fatturato totale di settore F&B [1], con modelli di consumo e di servizio ancora molto tradizionali.

La pandemia come acceleratore del processo di digitalizzazione

Il lockdown e le ripetute chiusure forzate di bar e ristoranti hanno reso necessari un ripensamento delle dinamiche tradizionali e un’accelerazione spaventosa nel processo di trasformazione digitale: i servizi di delivery, gli ordini e i pagamenti online, infatti, erano l’unica modalità per mantenere vivo il contatto con i consumatori durante la pandemia.

Il servizio di delivery, come suggerisce Confimprese, ha visto una crescita di 56 punti percentuali (pari a 1,6€ miliardi). Non solo, il 55% degli utilizzatori ha dichiarato di cambiare ristorante qualora dovesse venire meno il servizio una volta terminata l’emergenza sanitaria.

Tuttavia, la digitalizzazione non si è limitata alle dinamiche di ordine e delivery, ma la rivoluzione tecnologica ha messo radici anche in altri aspetti del settore del Food & Beverage: il 34% delle imprese ha adottato un software per la gestione del magazzino e oltre il 25% dei retailer ha implementato strumenti digitali in store [2].
Pertanto, la rivoluzione digitale è stata trasversale e, neanche a dirlo, omnicanale. Sebbene sia avvenuta in modo forzato, è evidente come abbia creato nuove esigenze e nuove abitudini di consumo, dando espressione al concetto di tecnologia abilitante.

What’s next

Altrettanto significativa è stata la rivoluzione del concetto di Loyalty per il settore Food & Beverage, come dimostrano i casi Taco Bell e Chipotle, le cui vendite online sono aumentate rispettivamente del 45% e del 174% grazie al lancio dei nuovi programmi fedeltà.

È necessario, pertanto, riconoscere la velocità con cui il cliente si innamora del nuovo, motivo per il quale è consigliata l’implementazione di customer platform efficaci, in grado di rendere l’esperienza del cliente sorprendente e familiare allo stesso tempo, incrementando la retention.

D’altra parte, inoltre, laddove la trasformazione digitale consente di delegare alla tecnologia molte attività a basso valore aggiunto, garantendo buoni margini anche in ottica di cost saving, la presenza delle risorse e l’attività formativa costante è e continua ad essere imprescindibile.

Conclusioni

La trasformazione digitale del settore Food & Beverage, dunque, è di fatto già avvenuta, modificando radicalmente le abitudini e le esigenze del consumatore: la presenza tecnologica è sempre più pervasiva e saper cogliere nella maniera corretta il cambiamento risulta strategicamente opportuno per poter conseguire un vantaggio competitivo nel mercato.

Questi e molti altri temi sono stati affrontati con Temakinho e Largo Consumo nel nostro Webinar… guarda il video!

[1] Elaborazione su dati FIPE, Confcommercio, Nielsen, Statista, ICSC, EHL, Deloitte, RETEX Market Survey 2021

[2] Elaborazione su dati FIPE, Confcommercio, Nielsen, Statista, ICSC, EHL, Deloitte, RETEX Market Survey 2021

Redazione