In questa opzione, lo sviluppo e la gestione del commercio digitale sono affidati a un solo fornitore esterno, i cui servizi ne comprendono l’intero ciclo. A partire dalla fase d’ideazione e di avvio, quindi, fino alla gestione degli ordini e dei resi, dei pagamenti, dei magazzini e del trasporto in ingresso e in uscita, del merchandising e delle promozioni.
L’ e-commerce outsourcing può rappresentare un vantaggio competitivo reale se vincolato, però, a chiare premesse strategiche.
Per prima cosa, va valutato l’impatto dell’e-commerce sula struttura interna in tutti i suoi aspetti, gestionali e operativi. La distribuzione degli incarichi e delle competenze su più linee di business e di servizio, infatti, rischia di essere dispersiva e foriera di cattivi risultati. Un unico e affidabile interlocutore esterno, con piena autonomia su ogni ambito delle operazioni, può, al contrario, rendere l’azione commerciale molto meno complessa e più efficace.
La riduzione dei costi fissi è un ulteriore punto di vantaggio, dato che personale e infrastruttura sono a carico del fornitore. A merito di questo modello, inoltre, l’ottimizzazione di tempi di esecuzione, tipica di un fornitore che dispone degli strumenti e delle competenze specifiche. Utili, questi, anche a ottenere la maggiore qualità del servizio al cliente.